A Natale, in quasi tutte le case, l’albero di Natale troneggia nel salotto portando allegria con tutte le luci accese e addobbi di ogni genere.
Ma da dove nasce la tradizione dell’albero di Natale?
Secondo fonti storiche, nell’antichità romana e forse anche prima c’era l’usanza di bruciare un pino o abete in un particolare giorno dell’anno per festeggiare il dio Sole.
albero di natale
 
La tradizione cristiana si appropriò di questa usanza anche perché molto diffusa e apprezzata ma in parte la cambiò. Infatti i Cristiani non bruciarono l’albero ma al contrario lo riempirono di candele accese per festeggiare la luce, il risveglio dell’uomo dalla paganità. La festa fu fatta coincidere con il 25 dicembre in occasione della nascita del figlio di Dio.
Inoltre, sotto l’albero, i doni ricordavano il grande dono fatto dal Signore all’Umanità: Gesù, nato in poverta per il riscatto dei peccati umani.
Sicuramente è una tradizione più nordica che del sud Europa ma questo si spiega con il fatto che la religione cristiana, più diffusa nel sud dell’Europa almeno agli inizi, ha dapprima privilegiato il Presepe, incarnazione reale della nascita di Gesù.
Narra un racconto che nella notte della vigilia, un ragazzino in cerca di un ceppo di quercia da ardere nel camino durante la notte di natale, si perse nel bosco. Rischiava di morire di freddo se non si fosse addormentato sotto un grande abete che inteneritosi, abbassò verso terra i suoi rami in modo da coprire e proteggere dalla neve il ragazzo. La mattina successiva, gli abitanti del villaggio lo ritrovarono miracolosamente vivo, sotto questo albero che scintillava sotto il sole per la neve caduta sopra i rami ricurvi durante la notte. Da quel momento iniziò l’usanza di addobbare di luci un abete nella notte di Natale.