Se la vacanza è certamente il momento migliore per vivere i nostri bambini, è anche vero che è assolutamente il contrario quando si è nella posizione di dover studiare per qualsiasi motivo, e di non avere in casa la tranquillità ed il silenzio giusti per poterlo fare.

Il più delle volte, anche per una mera questione di età, la necessità di un genitore di tornarsi sui banchi di una scuola a studiare, è dettata dalla voglia/obbligo di specializzarsi nel proprio lavoro. È un fenomeno che coinvolge quindi uomini e donne, molti dei quali una occupazione già ce l’hanno ma hanno bisogno del famoso “pezzo di carta “ per poter sperare, ad esempio, in un avanzamento di carriera.lavoro-e-famiglia

Per loro, normalmente, il percorso obbligato è quello che passa attraverso un master. Si è visto infatti che chi ha frequentato uno di questi corsi post laurea (dati di Almalaurea) ha il 20% in più di possibilità di trovare un’occupazione (o un livello occupazionale) consono alla sua preparazione.

 

Un master non è ovviamente una passeggiata di salute; ci sono importanti carichi di studio da considerare, e se poi si pensa che il tutto deve essere bilanciato anche con gli impegni famigliari si capisce quale sia la natura quasi “epica“ di quest’impresa.

Un aiuto al genitore-specializzando arriva però dai master online (consultabili anche in questa pagina). Sono corsi di specializzazione post laurea erogati dalle università telematiche italiane ed hanno lo stesso valore di legge di un master frequentato presso realtà statali o del privato più note.

La differenza sostanziale è nell’alleggerimento del carico di impegni per chi li frequenta; non è infatti obbligatoria la presenza in aula in quanto le lezioni vengono di volta in volta registrate dai docenti in modo che possano essere seguite in streaming da casa da parte di chi è impossibilitato ad assisterle in aula.

Tornando al genitore di cui sopra, sembra quindi che le università online siano la soluzione ideale per non lasciare nulla indietro; famiglia, lavoro, studio.

Autore: Elena M.